Walk of faith
Trovo che la tradizione cristiana di apporre sulle panche delle chiese i nomi di fedeli defunti sia qualcosa di assolutamente profondo e geniale. Ogni volta che mi ci imbatto, come in automatico mi parte un Requiem per la persona che si trova sulla targhetta, che naturalmente non conosco. E ogni volta penso a quanto sia meraviglioso che uno sconosciuto possa pregare per un altro sconosciuto defunto. È una cosa veramente confortante, e ce l’abbiamo solo noi cristiani. Intendiamoci: nessuno fa niente per…
Silent night
Silent night
Ci sono cose talmente geniali che ti lasciano folgorato, e il brano 7 O’Clock News/Silent Night di Simon e Garfunkel credo sia il modo più geniale e contemporaneamente semplice che io abbia mai trovato per spiegare l’avvenimento del Natale (chi non l’ha mai sentito può trovarlo qui). Il brano ha questa particolarità: S&G cantano il famosissimo canto natalizio Silent night, mentre in sottofondo si sente un notiziario radiofonico (precisamente, il notiziario delle 19:00 del 3 agosto 1966). Mentre S&G cantano “Silent night, holy night;…
L’altra via
L’altra via
“Quindi sembrò come se gli uomini dovessero procedere dalla luce alla luce, nella luce del Verbo. Attraverso la Passione e il Sacrificio salvati a dispetto del loro essere negativo; bestiali come sempre, carnali, egoisti come sempre, interessati e ottusi come sempre lo furono prima, eppure sempre in lotta, sempre a riaffermare, sempre a riprendere la loro marcia sulla via illuminata dalla luce. Spesso sostando, perdendo tempo, sviandosi, attardandosi, tornando, eppure mai seguendo un’altra via.” (T. S. Eliot) Bisognerebbe leggere e…
I nostri infiltrati
I nostri infiltrati
Mi ha sempre incuriosito quella dinamica per cui due connazionali che in patria si sarebbero ignorati, se si incontrano in terra straniera diventano subito amici. Succede spesso: tu sei in giro per una città straniera, magari di una cultura molto diversa dalla tua (che so, in India o nell’Africa nera), e incontri un italiano. Beh, scatta subito un’empatia per cui è come se con quella persona avessi tutto in comune. E’ una cosa naturale, succede e basta. Istintivamente ti fidi…
Mi passano avanti
Mi passano avanti
Non so quante volte ho letto quel passo del Vangelo in cui Gesù dice che “i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio” (Mt 21,28-32), prima di rendermi conto che quella frase Gesù non la dice ai farisei, ma a me. Da quel giorno, da quando ho capito che il destinatario del monito ero io, sono cambiate moltissime cose nel modo in cui guardo me stesso e gli altri. Il fatto è che quel passo del Vangelo,…
Il primo social network
Il primo social network
Zuckerberg non ha inventato niente, e a ben vedere è solo un principiante. Il primo social network, infatti, è nato duemila e rotti anni fa, e l’ha inventato la Chiesa: si chiama Comunione dei Santi. Ed è di gran lunga il più popoloso, al cui confronto il miliarducolo di iscritti che puó vantare Facebook fa ridere i polli. E non è solo un problema di quantità: Facebook avrà anche raccolto le iscrizioni di persone potenti e famose, ma alla Comunione…
In coda al furgone
In coda al furgone
Viaggiando in macchina, non sempre vedi la strada aprirsi davanti a te, a perdita d’occhio, che chiede solo di essere seguita: ci sono delle volte in cui la pioggia, la nebbia o il buio riducono a tal punto la visibilità da rendere quasi impossibile “prevedere” il percorso a più di poche decine di metri. Capita poi che in questa situazione, come se non bastasse, ci si trovi dietro ad un furgone, che – disdetta! – non permette di sbirciare attraverso…
Il biglietto vincente
Il biglietto vincente
Io la vedo così: ogni giorno, molte volte al giorno, ci viene messo in mano il biglietto vincente della lotteria. Quello vincente sul serio, il primo premio extra-lusso, mica roba da pezzenti. Quello che ci dà più di quanto osassimo sperare, quello che raggiunge l’obiettivo che da soli non eravamo in grado di raggiungere. E poi accade che per una strana miopia che ci ritroviamo addosso, quel biglietto lo buttiamo. Quello che ci frega è che quel biglietto l’abbiamo immaginato,…
Tapis roulant
Tapis roulant
Mi hanno sempre terrorizzato i tapis roulant: solo una mente diabolica può concepire un marchingegno infernale come quelli! Un coso che ti obbliga a contrastarlo continuamente, senza fermarti mai, perchè se ti fermi ti scaraventa fuori. Devi correre: voglia o non voglia, se ci sei sopra devi correre. Perchè lui non si ferma. Praticamente devi far fatica per “restare fermo”, per tenere la posizione, e un secondo di pausa è sufficienteper ritrovarti per terra. Non hai tregua: devi correre. Non…
Trovo che la tradizione cristiana di apporre sulle panche delle chiese i nomi di fedeli defunti sia qualcosa di assolutamente profondo e geniale. Ogni volta che mi ci imbatto, come in automatico mi parte un Requiem per la persona che si trova sulla targhetta, che naturalmente non conosco. E ogni volta penso a quanto sia meraviglioso che uno sconosciuto possa pregare per un altro sconosciuto defunto. È una cosa veramente confortante, e ce l’abbiamo solo noi cristiani. Intendiamoci: nessuno fa niente per…
Silent night
Ci sono cose talmente geniali che ti lasciano folgorato, e il brano 7 O’Clock News/Silent Night di Simon e Garfunkel credo sia il modo più geniale e contemporaneamente semplice che io abbia mai trovato per spiegare l’avvenimento del Natale (chi non l’ha mai sentito può trovarlo qui). Il brano ha questa particolarità: S&G cantano il famosissimo canto natalizio Silent night, mentre in sottofondo si sente un notiziario radiofonico (precisamente, il notiziario delle 19:00 del 3 agosto 1966). Mentre S&G cantano “Silent night, holy night;…
L’altra via
L’altra via
“Quindi sembrò come se gli uomini dovessero procedere dalla luce alla luce, nella luce del Verbo. Attraverso la Passione e il Sacrificio salvati a dispetto del loro essere negativo; bestiali come sempre, carnali, egoisti come sempre, interessati e ottusi come sempre lo furono prima, eppure sempre in lotta, sempre a riaffermare, sempre a riprendere la loro marcia sulla via illuminata dalla luce. Spesso sostando, perdendo tempo, sviandosi, attardandosi, tornando, eppure mai seguendo un’altra via.” (T. S. Eliot) Bisognerebbe leggere e…
I nostri infiltrati
I nostri infiltrati
Mi ha sempre incuriosito quella dinamica per cui due connazionali che in patria si sarebbero ignorati, se si incontrano in terra straniera diventano subito amici. Succede spesso: tu sei in giro per una città straniera, magari di una cultura molto diversa dalla tua (che so, in India o nell’Africa nera), e incontri un italiano. Beh, scatta subito un’empatia per cui è come se con quella persona avessi tutto in comune. E’ una cosa naturale, succede e basta. Istintivamente ti fidi…
Mi passano avanti
Mi passano avanti
Non so quante volte ho letto quel passo del Vangelo in cui Gesù dice che “i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio” (Mt 21,28-32), prima di rendermi conto che quella frase Gesù non la dice ai farisei, ma a me. Da quel giorno, da quando ho capito che il destinatario del monito ero io, sono cambiate moltissime cose nel modo in cui guardo me stesso e gli altri. Il fatto è che quel passo del Vangelo,…
Il primo social network
Il primo social network
Zuckerberg non ha inventato niente, e a ben vedere è solo un principiante. Il primo social network, infatti, è nato duemila e rotti anni fa, e l’ha inventato la Chiesa: si chiama Comunione dei Santi. Ed è di gran lunga il più popoloso, al cui confronto il miliarducolo di iscritti che puó vantare Facebook fa ridere i polli. E non è solo un problema di quantità: Facebook avrà anche raccolto le iscrizioni di persone potenti e famose, ma alla Comunione…
In coda al furgone
In coda al furgone
Viaggiando in macchina, non sempre vedi la strada aprirsi davanti a te, a perdita d’occhio, che chiede solo di essere seguita: ci sono delle volte in cui la pioggia, la nebbia o il buio riducono a tal punto la visibilità da rendere quasi impossibile “prevedere” il percorso a più di poche decine di metri. Capita poi che in questa situazione, come se non bastasse, ci si trovi dietro ad un furgone, che – disdetta! – non permette di sbirciare attraverso…
Il biglietto vincente
Il biglietto vincente
Io la vedo così: ogni giorno, molte volte al giorno, ci viene messo in mano il biglietto vincente della lotteria. Quello vincente sul serio, il primo premio extra-lusso, mica roba da pezzenti. Quello che ci dà più di quanto osassimo sperare, quello che raggiunge l’obiettivo che da soli non eravamo in grado di raggiungere. E poi accade che per una strana miopia che ci ritroviamo addosso, quel biglietto lo buttiamo. Quello che ci frega è che quel biglietto l’abbiamo immaginato,…
Tapis roulant
Tapis roulant
Mi hanno sempre terrorizzato i tapis roulant: solo una mente diabolica può concepire un marchingegno infernale come quelli! Un coso che ti obbliga a contrastarlo continuamente, senza fermarti mai, perchè se ti fermi ti scaraventa fuori. Devi correre: voglia o non voglia, se ci sei sopra devi correre. Perchè lui non si ferma. Praticamente devi far fatica per “restare fermo”, per tenere la posizione, e un secondo di pausa è sufficienteper ritrovarti per terra. Non hai tregua: devi correre. Non…
Ci sono cose talmente geniali che ti lasciano folgorato, e il brano 7 O’Clock News/Silent Night di Simon e Garfunkel credo sia il modo più geniale e contemporaneamente semplice che io abbia mai trovato per spiegare l’avvenimento del Natale (chi non l’ha mai sentito può trovarlo qui). Il brano ha questa particolarità: S&G cantano il famosissimo canto natalizio Silent night, mentre in sottofondo si sente un notiziario radiofonico (precisamente, il notiziario delle 19:00 del 3 agosto 1966). Mentre S&G cantano “Silent night, holy night;…
L’altra via
“Quindi sembrò come se gli uomini dovessero procedere dalla luce alla luce, nella luce del Verbo. Attraverso la Passione e il Sacrificio salvati a dispetto del loro essere negativo; bestiali come sempre, carnali, egoisti come sempre, interessati e ottusi come sempre lo furono prima, eppure sempre in lotta, sempre a riaffermare, sempre a riprendere la loro marcia sulla via illuminata dalla luce. Spesso sostando, perdendo tempo, sviandosi, attardandosi, tornando, eppure mai seguendo un’altra via.” (T. S. Eliot) Bisognerebbe leggere e…
I nostri infiltrati
I nostri infiltrati
Mi ha sempre incuriosito quella dinamica per cui due connazionali che in patria si sarebbero ignorati, se si incontrano in terra straniera diventano subito amici. Succede spesso: tu sei in giro per una città straniera, magari di una cultura molto diversa dalla tua (che so, in India o nell’Africa nera), e incontri un italiano. Beh, scatta subito un’empatia per cui è come se con quella persona avessi tutto in comune. E’ una cosa naturale, succede e basta. Istintivamente ti fidi…
Mi passano avanti
Mi passano avanti
Non so quante volte ho letto quel passo del Vangelo in cui Gesù dice che “i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio” (Mt 21,28-32), prima di rendermi conto che quella frase Gesù non la dice ai farisei, ma a me. Da quel giorno, da quando ho capito che il destinatario del monito ero io, sono cambiate moltissime cose nel modo in cui guardo me stesso e gli altri. Il fatto è che quel passo del Vangelo,…
Il primo social network
Il primo social network
Zuckerberg non ha inventato niente, e a ben vedere è solo un principiante. Il primo social network, infatti, è nato duemila e rotti anni fa, e l’ha inventato la Chiesa: si chiama Comunione dei Santi. Ed è di gran lunga il più popoloso, al cui confronto il miliarducolo di iscritti che puó vantare Facebook fa ridere i polli. E non è solo un problema di quantità: Facebook avrà anche raccolto le iscrizioni di persone potenti e famose, ma alla Comunione…
In coda al furgone
In coda al furgone
Viaggiando in macchina, non sempre vedi la strada aprirsi davanti a te, a perdita d’occhio, che chiede solo di essere seguita: ci sono delle volte in cui la pioggia, la nebbia o il buio riducono a tal punto la visibilità da rendere quasi impossibile “prevedere” il percorso a più di poche decine di metri. Capita poi che in questa situazione, come se non bastasse, ci si trovi dietro ad un furgone, che – disdetta! – non permette di sbirciare attraverso…
Il biglietto vincente
Il biglietto vincente
Io la vedo così: ogni giorno, molte volte al giorno, ci viene messo in mano il biglietto vincente della lotteria. Quello vincente sul serio, il primo premio extra-lusso, mica roba da pezzenti. Quello che ci dà più di quanto osassimo sperare, quello che raggiunge l’obiettivo che da soli non eravamo in grado di raggiungere. E poi accade che per una strana miopia che ci ritroviamo addosso, quel biglietto lo buttiamo. Quello che ci frega è che quel biglietto l’abbiamo immaginato,…
Tapis roulant
Tapis roulant
Mi hanno sempre terrorizzato i tapis roulant: solo una mente diabolica può concepire un marchingegno infernale come quelli! Un coso che ti obbliga a contrastarlo continuamente, senza fermarti mai, perchè se ti fermi ti scaraventa fuori. Devi correre: voglia o non voglia, se ci sei sopra devi correre. Perchè lui non si ferma. Praticamente devi far fatica per “restare fermo”, per tenere la posizione, e un secondo di pausa è sufficienteper ritrovarti per terra. Non hai tregua: devi correre. Non…
“Quindi sembrò come se gli uomini dovessero procedere dalla luce alla luce, nella luce del Verbo. Attraverso la Passione e il Sacrificio salvati a dispetto del loro essere negativo; bestiali come sempre, carnali, egoisti come sempre, interessati e ottusi come sempre lo furono prima, eppure sempre in lotta, sempre a riaffermare, sempre a riprendere la loro marcia sulla via illuminata dalla luce. Spesso sostando, perdendo tempo, sviandosi, attardandosi, tornando, eppure mai seguendo un’altra via.” (T. S. Eliot) Bisognerebbe leggere e…
I nostri infiltrati
Mi ha sempre incuriosito quella dinamica per cui due connazionali che in patria si sarebbero ignorati, se si incontrano in terra straniera diventano subito amici. Succede spesso: tu sei in giro per una città straniera, magari di una cultura molto diversa dalla tua (che so, in India o nell’Africa nera), e incontri un italiano. Beh, scatta subito un’empatia per cui è come se con quella persona avessi tutto in comune. E’ una cosa naturale, succede e basta. Istintivamente ti fidi…
Mi passano avanti
Mi passano avanti
Non so quante volte ho letto quel passo del Vangelo in cui Gesù dice che “i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio” (Mt 21,28-32), prima di rendermi conto che quella frase Gesù non la dice ai farisei, ma a me. Da quel giorno, da quando ho capito che il destinatario del monito ero io, sono cambiate moltissime cose nel modo in cui guardo me stesso e gli altri. Il fatto è che quel passo del Vangelo,…
Il primo social network
Il primo social network
Zuckerberg non ha inventato niente, e a ben vedere è solo un principiante. Il primo social network, infatti, è nato duemila e rotti anni fa, e l’ha inventato la Chiesa: si chiama Comunione dei Santi. Ed è di gran lunga il più popoloso, al cui confronto il miliarducolo di iscritti che puó vantare Facebook fa ridere i polli. E non è solo un problema di quantità: Facebook avrà anche raccolto le iscrizioni di persone potenti e famose, ma alla Comunione…
In coda al furgone
In coda al furgone
Viaggiando in macchina, non sempre vedi la strada aprirsi davanti a te, a perdita d’occhio, che chiede solo di essere seguita: ci sono delle volte in cui la pioggia, la nebbia o il buio riducono a tal punto la visibilità da rendere quasi impossibile “prevedere” il percorso a più di poche decine di metri. Capita poi che in questa situazione, come se non bastasse, ci si trovi dietro ad un furgone, che – disdetta! – non permette di sbirciare attraverso…
Il biglietto vincente
Il biglietto vincente
Io la vedo così: ogni giorno, molte volte al giorno, ci viene messo in mano il biglietto vincente della lotteria. Quello vincente sul serio, il primo premio extra-lusso, mica roba da pezzenti. Quello che ci dà più di quanto osassimo sperare, quello che raggiunge l’obiettivo che da soli non eravamo in grado di raggiungere. E poi accade che per una strana miopia che ci ritroviamo addosso, quel biglietto lo buttiamo. Quello che ci frega è che quel biglietto l’abbiamo immaginato,…
Tapis roulant
Tapis roulant
Mi hanno sempre terrorizzato i tapis roulant: solo una mente diabolica può concepire un marchingegno infernale come quelli! Un coso che ti obbliga a contrastarlo continuamente, senza fermarti mai, perchè se ti fermi ti scaraventa fuori. Devi correre: voglia o non voglia, se ci sei sopra devi correre. Perchè lui non si ferma. Praticamente devi far fatica per “restare fermo”, per tenere la posizione, e un secondo di pausa è sufficienteper ritrovarti per terra. Non hai tregua: devi correre. Non…
Mi ha sempre incuriosito quella dinamica per cui due connazionali che in patria si sarebbero ignorati, se si incontrano in terra straniera diventano subito amici. Succede spesso: tu sei in giro per una città straniera, magari di una cultura molto diversa dalla tua (che so, in India o nell’Africa nera), e incontri un italiano. Beh, scatta subito un’empatia per cui è come se con quella persona avessi tutto in comune. E’ una cosa naturale, succede e basta. Istintivamente ti fidi…
Mi passano avanti
Non so quante volte ho letto quel passo del Vangelo in cui Gesù dice che “i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio” (Mt 21,28-32), prima di rendermi conto che quella frase Gesù non la dice ai farisei, ma a me. Da quel giorno, da quando ho capito che il destinatario del monito ero io, sono cambiate moltissime cose nel modo in cui guardo me stesso e gli altri. Il fatto è che quel passo del Vangelo,…
Il primo social network
Il primo social network
Zuckerberg non ha inventato niente, e a ben vedere è solo un principiante. Il primo social network, infatti, è nato duemila e rotti anni fa, e l’ha inventato la Chiesa: si chiama Comunione dei Santi. Ed è di gran lunga il più popoloso, al cui confronto il miliarducolo di iscritti che puó vantare Facebook fa ridere i polli. E non è solo un problema di quantità: Facebook avrà anche raccolto le iscrizioni di persone potenti e famose, ma alla Comunione…
In coda al furgone
In coda al furgone
Viaggiando in macchina, non sempre vedi la strada aprirsi davanti a te, a perdita d’occhio, che chiede solo di essere seguita: ci sono delle volte in cui la pioggia, la nebbia o il buio riducono a tal punto la visibilità da rendere quasi impossibile “prevedere” il percorso a più di poche decine di metri. Capita poi che in questa situazione, come se non bastasse, ci si trovi dietro ad un furgone, che – disdetta! – non permette di sbirciare attraverso…
Il biglietto vincente
Il biglietto vincente
Io la vedo così: ogni giorno, molte volte al giorno, ci viene messo in mano il biglietto vincente della lotteria. Quello vincente sul serio, il primo premio extra-lusso, mica roba da pezzenti. Quello che ci dà più di quanto osassimo sperare, quello che raggiunge l’obiettivo che da soli non eravamo in grado di raggiungere. E poi accade che per una strana miopia che ci ritroviamo addosso, quel biglietto lo buttiamo. Quello che ci frega è che quel biglietto l’abbiamo immaginato,…
Tapis roulant
Tapis roulant
Mi hanno sempre terrorizzato i tapis roulant: solo una mente diabolica può concepire un marchingegno infernale come quelli! Un coso che ti obbliga a contrastarlo continuamente, senza fermarti mai, perchè se ti fermi ti scaraventa fuori. Devi correre: voglia o non voglia, se ci sei sopra devi correre. Perchè lui non si ferma. Praticamente devi far fatica per “restare fermo”, per tenere la posizione, e un secondo di pausa è sufficienteper ritrovarti per terra. Non hai tregua: devi correre. Non…
Non so quante volte ho letto quel passo del Vangelo in cui Gesù dice che “i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio” (Mt 21,28-32), prima di rendermi conto che quella frase Gesù non la dice ai farisei, ma a me. Da quel giorno, da quando ho capito che il destinatario del monito ero io, sono cambiate moltissime cose nel modo in cui guardo me stesso e gli altri. Il fatto è che quel passo del Vangelo,…
Il primo social network
Zuckerberg non ha inventato niente, e a ben vedere è solo un principiante. Il primo social network, infatti, è nato duemila e rotti anni fa, e l’ha inventato la Chiesa: si chiama Comunione dei Santi. Ed è di gran lunga il più popoloso, al cui confronto il miliarducolo di iscritti che puó vantare Facebook fa ridere i polli. E non è solo un problema di quantità: Facebook avrà anche raccolto le iscrizioni di persone potenti e famose, ma alla Comunione…
In coda al furgone
In coda al furgone
Viaggiando in macchina, non sempre vedi la strada aprirsi davanti a te, a perdita d’occhio, che chiede solo di essere seguita: ci sono delle volte in cui la pioggia, la nebbia o il buio riducono a tal punto la visibilità da rendere quasi impossibile “prevedere” il percorso a più di poche decine di metri. Capita poi che in questa situazione, come se non bastasse, ci si trovi dietro ad un furgone, che – disdetta! – non permette di sbirciare attraverso…
Il biglietto vincente
Il biglietto vincente
Io la vedo così: ogni giorno, molte volte al giorno, ci viene messo in mano il biglietto vincente della lotteria. Quello vincente sul serio, il primo premio extra-lusso, mica roba da pezzenti. Quello che ci dà più di quanto osassimo sperare, quello che raggiunge l’obiettivo che da soli non eravamo in grado di raggiungere. E poi accade che per una strana miopia che ci ritroviamo addosso, quel biglietto lo buttiamo. Quello che ci frega è che quel biglietto l’abbiamo immaginato,…
Tapis roulant
Tapis roulant
Mi hanno sempre terrorizzato i tapis roulant: solo una mente diabolica può concepire un marchingegno infernale come quelli! Un coso che ti obbliga a contrastarlo continuamente, senza fermarti mai, perchè se ti fermi ti scaraventa fuori. Devi correre: voglia o non voglia, se ci sei sopra devi correre. Perchè lui non si ferma. Praticamente devi far fatica per “restare fermo”, per tenere la posizione, e un secondo di pausa è sufficienteper ritrovarti per terra. Non hai tregua: devi correre. Non…
Zuckerberg non ha inventato niente, e a ben vedere è solo un principiante. Il primo social network, infatti, è nato duemila e rotti anni fa, e l’ha inventato la Chiesa: si chiama Comunione dei Santi. Ed è di gran lunga il più popoloso, al cui confronto il miliarducolo di iscritti che puó vantare Facebook fa ridere i polli. E non è solo un problema di quantità: Facebook avrà anche raccolto le iscrizioni di persone potenti e famose, ma alla Comunione…
In coda al furgone
Viaggiando in macchina, non sempre vedi la strada aprirsi davanti a te, a perdita d’occhio, che chiede solo di essere seguita: ci sono delle volte in cui la pioggia, la nebbia o il buio riducono a tal punto la visibilità da rendere quasi impossibile “prevedere” il percorso a più di poche decine di metri. Capita poi che in questa situazione, come se non bastasse, ci si trovi dietro ad un furgone, che – disdetta! – non permette di sbirciare attraverso…
Il biglietto vincente
Il biglietto vincente
Io la vedo così: ogni giorno, molte volte al giorno, ci viene messo in mano il biglietto vincente della lotteria. Quello vincente sul serio, il primo premio extra-lusso, mica roba da pezzenti. Quello che ci dà più di quanto osassimo sperare, quello che raggiunge l’obiettivo che da soli non eravamo in grado di raggiungere. E poi accade che per una strana miopia che ci ritroviamo addosso, quel biglietto lo buttiamo. Quello che ci frega è che quel biglietto l’abbiamo immaginato,…
Tapis roulant
Tapis roulant
Mi hanno sempre terrorizzato i tapis roulant: solo una mente diabolica può concepire un marchingegno infernale come quelli! Un coso che ti obbliga a contrastarlo continuamente, senza fermarti mai, perchè se ti fermi ti scaraventa fuori. Devi correre: voglia o non voglia, se ci sei sopra devi correre. Perchè lui non si ferma. Praticamente devi far fatica per “restare fermo”, per tenere la posizione, e un secondo di pausa è sufficienteper ritrovarti per terra. Non hai tregua: devi correre. Non…
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Il biglietto vincente
Io la vedo così: ogni giorno, molte volte al giorno, ci viene messo in mano il biglietto vincente della lotteria. Quello vincente sul serio, il primo premio extra-lusso, mica roba da pezzenti. Quello che ci dà più di quanto osassimo sperare, quello che raggiunge l’obiettivo che da soli non eravamo in grado di raggiungere. E poi accade che per una strana miopia che ci ritroviamo addosso, quel biglietto lo buttiamo. Quello che ci frega è che quel biglietto l’abbiamo immaginato,…
Tapis roulant
Tapis roulant
Mi hanno sempre terrorizzato i tapis roulant: solo una mente diabolica può concepire un marchingegno infernale come quelli! Un coso che ti obbliga a contrastarlo continuamente, senza fermarti mai, perchè se ti fermi ti scaraventa fuori. Devi correre: voglia o non voglia, se ci sei sopra devi correre. Perchè lui non si ferma. Praticamente devi far fatica per “restare fermo”, per tenere la posizione, e un secondo di pausa è sufficienteper ritrovarti per terra. Non hai tregua: devi correre. Non…
Io la vedo così: ogni giorno, molte volte al giorno, ci viene messo in mano il biglietto vincente della lotteria. Quello vincente sul serio, il primo premio extra-lusso, mica roba da pezzenti. Quello che ci dà più di quanto osassimo sperare, quello che raggiunge l’obiettivo che da soli non eravamo in grado di raggiungere. E poi accade che per una strana miopia che ci ritroviamo addosso, quel biglietto lo buttiamo. Quello che ci frega è che quel biglietto l’abbiamo immaginato,…
Tapis roulant
Mi hanno sempre terrorizzato i tapis roulant: solo una mente diabolica può concepire un marchingegno infernale come quelli! Un coso che ti obbliga a contrastarlo continuamente, senza fermarti mai, perchè se ti fermi ti scaraventa fuori. Devi correre: voglia o non voglia, se ci sei sopra devi correre. Perchè lui non si ferma. Praticamente devi far fatica per “restare fermo”, per tenere la posizione, e un secondo di pausa è sufficienteper ritrovarti per terra. Non hai tregua: devi correre. Non…
Mi hanno sempre terrorizzato i tapis roulant: solo una mente diabolica può concepire un marchingegno infernale come quelli! Un coso che ti obbliga a contrastarlo continuamente, senza fermarti mai, perchè se ti fermi ti scaraventa fuori. Devi correre: voglia o non voglia, se ci sei sopra devi correre. Perchè lui non si ferma. Praticamente devi far fatica per “restare fermo”, per tenere la posizione, e un secondo di pausa è sufficienteper ritrovarti per terra. Non hai tregua: devi correre. Non…